Il ragno e la zanzara./ The spider and the mosquito
Il ragno la vide passare accanto ed incuriosito le
domandò: “Salve a te
carissima! Cerchi forse qualcosa o qualcuno!”
L’ingenua zanzara rispose: “Salve a lei signor ragno,
mi scusi per il disturbo. Stavo cercando un luogo dove poter giocare con le mie
amiche.”
Il ragno continuò a tessere la sua tela e non la
disdegnò d’uno sguardo. La zanzara rimase per lungo tempo ad osservarlo con
grande ammirazione, poi si rivolse nuovamente a lui dicendo: “Perché costruisce
la sua tela, proprio sopra questo magnifico arbusto?”
Il ragno con un sogghigno rispose: “Perché!! Perché
le sprovvedute come te, potrebbero finirci dentro, senza accorgersene!”
La zanzara stizzita dopo un po’ se ne andò. Il giorno
seguente il grosso ragno decise di andare a trovare un amico che non vedeva da
tempo.
Mentre la giovane zanzara si recò insieme alle sue
amiche nei grandi giardini della villa abbandonata, proprio dove il ragno aveva
costruito la sua enorme tela, per divertirsi un po’.
Le piccole zanzare si misero a ronzare felici da una
parte all’altra senza preoccuparsi, quando all’improvviso senza accorgersene
finirono tutte quante avvinghiate nella grande ragnatela del ragno. Le zanzarine spaventate iniziarono ad urlare
e chiedere aiuto, ma nessuno le sentì.
Allora cercarono in tutti i modi di liberarsi, ma non
ci riuscirono. Più i loro corpicini si dimenavano, più la ragnatela le
imprigionava. Esauste e con le ali oramai rovinate, non si mossero più.
Poco tempo dopo il ragno arrivò con passo lento e
stanco, sino a risalire nell’enorme ragnatela e guardandole esclamò: “Oh, oh!
guarda, guarda chi si rivede tutta imbrigliata insieme ad altre sciocche
zanzarine!! Se non sbaglio t’avevo avvertita di stare alla larga da questo
luogo. Sei stata così sciocca da portare persino le tue amiche!”
Poi si avvicinò sempre più a lei e soddisfatto
della preda esclamò: “Povera e sciocca zanzara, non hai ascoltato per nulla le
mie parole. Oggi farò sicuramente festa. Inviterò alcuni dei miei amici al
grande banchetto. Saranno sicuramente felici. Tu e le tue amiche, farete parte
del mio succulento pranzetto!” La giovane zanzara pianse amaramente per il suo
grande errore.
Un
proverbio dice: la prudenza non è mai troppa e molte volte la
stoltezza castiga chi sbaglia!”
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